COSA NE PENSIAMO


Sono passati 180 anni da quando Lord Elgin portò via i marmi da Atene. E' ora che ritornino in Grecia per essere riuniti a quelli rimasti. Il governo greco ha già deciso la costruzione del museo che ospiterà tutte le sculture del Partenone.

Rivalutare una decisione affrettata

Chiediamo al governo inglese di correggere la sua posizione in merito alla restituzione dei marmi. Dopo la restituzione della Stone of Scone alla Scozia, siamo molto delusi del reiterato rifiuto di restituire i Marmi del Partenone alla Grecia. Come il Times ha sottolineato in un recente articolo:
"Se la Stone of Scone può essere tolta al trono stesso di Inghilterra e viaggiare in autostrada, dicono i greci... sicuramente i Marmi Elgin possono essere smontati da un muro di Bloomsbury".

Agli argomenti del British Museum ha risposto Epaminonda Vranopoulos nel suo saggio, parti del quale sono pubblicate in queste pagine. Il nostro punto di vista è però più semplice.

Retaggio culturale

Molte opere sono state allontanate da paesi sedi di antiche civiltà come la Grecia, l'Egitto, l'attuale Irak, etc. Ma questo caso ha una sua specificità. I Marmi del Partenone sono stati strappati da un monumento che è ancora in piedi, ancora riconoscibile come il Partenone dell'età classica. Metà delle sculture rimangono in Grecia. L'altra metà è ospitata dal British Museum. Siamo convinti che le sculture del Partenone debbano essere riunite. Potrebbero essere riunite a Londra o ad Atene. Crediamo che debbano essere riunite ad Atene dove possono essere ammirate nel contesto che le è stato proprio per più di 2000 anni: il Partenone. Crediamo che debbano essere riunite ad Atene perchè i greci di oggi sono i discendenti di quei greci che costruirono il Partenone e che crearono le sculture.

Il Partenone è un monumento glorioso, i greci ne sono fieri. Ora la sua straordinaria bellezza è sminuita dall'assenza dei Marmi al loro giusto posto.

Per riportare il Partenone alla sua antica grandezza, vogliamo che i Marmi siano restituiti alla Grecia, in modo che le generazioni future vedano, dopo 180 anni, di nuovo uniti il Partenone e le sue sculture.

 

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