LA TRISTE STORIA DEI MARMI
Parte quinta: opinioni inglesi sulla restituzione dei Marmi | "I marmi ci hanno procurato
molte difficoltà, e sono dovuto diventare un pò barbaro" Lusieri a Elgin |
"L'Onorevole Lord si è avvantaggiato con i mezzi più ingiustificabili (cioè la corruzione) e ha commesso il più flagrante saccheggio".
Lo stesso giorno l'oratore parlamentare annotava nel suo diario:"La richiesta di Lord Elgin è stata archiviata. I suoi diritti di proprietà sulla collezione sono stati contestati, la sua condotta censurata".
Fra le prime persone a criticare Lord Elgin ci fu H.Hammersley, anch'egli parlamentare. Perorò la posizione che se un governo greco futuro avesse richiesto i Marmi, l'Inghilterra avrebbe dovuto restituirli senza ulteriori procedure di negoziazione.
Dodwell e Clarke consigliarono almeno la restituzione del cornicione dell'Eretteo e della colonna Ionica.
Ancora nel 1890, in un editoriale apparso sulla rivista "19th Century", e intitolato "Restituite i Marmi Elgin!", Franklin Harrison sostenne che le sculture erano più care ai greci che agli inglesi.
Dopo ciò, Philip Sasson, parlamentare e segretario personale del Primo Ministro del tempo scrisse sul Times nel 1928 che le splendide rovine del Partenone e l'aria chiara di Atene sarebbero state una sede più adatta del British Museum per le più armoniose sculture del mondo.
la costruzione del Partenone |
il saccheggio del Partenone |
i Marmi Elgin a Londra |
giudizi dei contemporanei sul saccheggio |
opinioni inglesi sulla restituzione |
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